La capacità di Rischiare

Durante i lunghi mesi di pandemia ho avuto modo e tempo per leggere. Visto il mio lavoro e la mia passione ho deciso di leggere “IMPARA A VINCERE” il libro autobiografico di Patrick Mouratoglou. Per chi non lo conoscesse vi basti sapere che è stato allenatore di Marcos Baghdatis, Anastasia Pavlyuchenkova, Aravane Rezai, Yanina Wickmayer, Jeremy Chardy, Grigor Dimitrov, Serena Williams e Stefanos Tsitsipas, gestisce diverse accademie nel mondo che portano il suo nome ed è il creatore del format UTS (Ultimate Tennis Showdown) un curriculum di tutto rispetto che viene raccontato nel suo libro che vi consiglio.

“Solo coloro che rischiano di spingersi troppo lontano possono al limite scoprire quanto lontano si possa andare.” T.S. Eliot

Questa è la citazione che mi ha catturato perchè è estremamente vera, molto spesso ci limitiamo anche quando non abbiamo nemmeno visto il confine, quando ancora sia la nostra mente che il nostro corpo possono dare molto e leggendo poi l’esperienza di Patrick ho capito cosa intendeva.

Questo è un estratto del libro e parla del suo primo allenamento con Serena Williams:

L’indomani mattina, si presenta sul campo. Le dico buongiorno. Lei non mi guarda, non mi risponde, e va a sedersi per mettersi le cavigliere. L’allenamento comincia. Le impartisco delle direttive. Serena ha le labbra sigillate e tutto l’allenamento si svolge in questa atmosfera. Ha un atteggiamento scostante di fronte a tutti i presenti. Finita la seduta, mentre è in panchina a “strimpellare” sul suo cellulare, le do una manata sul berretto. Lei sussulta e mi guarda. Io le dico “Con me, non si sgarra. Ci sono delle regole da rispettare. Regola numero uno: quando arrivi al mattino, saluti. Regola numero due: quando ti parlo, mi guardi e mi rispondi”

“E’ tutto?”

“ Si, per il momento. Ti terrò informata se ci sarà altro. Stanne certa.”

So di rischiare. Serena potrebbe impuntarsi e darmi il ben servito. Ma devo farmi rispettare. Come mi ha insegnato Bob Brett:”Per essere un bravo coach, devi sempre essere pronto a perdere il tuo lavoro. Se vivi nella paura, non oserai prendere le decisioni giuste e sarai debole”.

Quel giorno, ho capito di essere un coach forte. Ho saputo impormi a una campionessa così carismatica. Serena ancora oggi mi ricorda quell’episodio, perché sono stato uno dei pochi a tenerle testa.

La capacità di rischiare come dice Bob Brett è fondamentale per prendere decisioni importanti e giuste, come nell’altro articolo dove parlavo di “Comfort Zone” anche qui ritorna lo stesso principio.

La capacità di rischiare è anche l’impronta dei grandi giocatori. Durante l’Us Open, Serena realizza un doppio fallo su un punto importante in semifinale, giocando una seconda palla di servizio d’attacco. Il suo sparring-partner subito si preoccupa: “Perchè lo fa! Ha perso delle partite importanti facendo errori simili. Dovrebbe accontentarsi di mettere la palla in gioco sulla seconda di servizio! E’ un rischio folle e inutile!”

“Ti ricordi solo dellle sconfitte. Io invece ricordo tutte le vittorie che ha ottenuto rischiando al momento giusto. Non gioca al risparmio, gioca per vincere”

Per un coach vale la stessa cosa. Per vincere le grandi Sfide, bisogna essere pronti a parderle.

Occorre essere audaci, rivestire un ruolo da protagonista, prendere il futuro in mano piuttosto che stagnare nell’attesa. Vinci, perdi, ma decidi. Se non lo fai, l’altro lo farà per te. Ecco la mia filosofia di vita, e Serena l’ha sempre condivisa.

La filosofia di Patrick è abbracciata da numerosi coach e atleti ed è anche per questo conosciuto nell’ambiente come il “Mentalista”. Crede fermamente in principi e valori che devono essere la bussola di ogni sportivo. Spero di avervi fatto riflettere e appassionare con questo spaccato di vita che in qualche modo insegna a tutti noi che se il confine non è il cielo probabilmente è lì vicino ed ognuno di noi ha l’obbligo morale di poterlo vedere e poi toccare per non aver rimpianti e finalmente trovare la felicità.

- Maestro Andrea Gallo

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