Tennis e filosofia “Kalos Kai Agathos”

Dal 25 al 28 Marzo è andata in scena la prima World Tennis Conference organizzata dalla GPTCA (Global professional tennis coach association) e dal Segal Istitute, una full immersion di conferenze presidiate dai migliori coach, mental coach, preparatori atletici provenienti da ogni parte del mondo. Ovviamente non potevo certo farmi scappare un’occasione del genere così ho comprato il biglietto virtuale e ho seguito alcune di queste conferenze partendo da quella di Toni Nadal, Claudio Pistolesi e Alberto Castellani. Quest’ultimo ha introdotto un concetto che mi ha colpito molto.

“Kalokagathia” da Wikipedia:

Il termine si origina dalla sostantivizzazione di una coppia d'aggettivi: καλός κἀγαθός, (kalòs kagathòs), crasi di καλὸς καὶ ἀγαθός, (kalòs kai agathòs), cioè "bello e buono" inteso come "valoroso in guerra" e come "in possesso di tutte le virtù". In particolare, il termine καλός per i greci si riferisce non solo a ciò che è "bello" per il suo aspetto sensibile, ma anche a quella bellezza che è connessa al comportamento morale "buono" (ἀγαθός).

Per Platone quello della kalokagathia è un ideale aristocratico che distingue il sapiente dalla massa incolta:

«Chi si dedica alla ricerca scientifica o a qualche altra intensa attività intellettuale, bisogna che anche al corpo dia il suo movimento, praticando la ginnastica, mentre chi si dedica con cura a plasmare il corpo, bisogna che fornisca in compenso all'anima i suoi movimenti, ricorrendo alla musica e a tutto ciò che riguarda la filosofia, se vuole essere definito, giustamente e a buon diritto, sia bello sia buono.»

La teoria della kalokagathia infine si avvina molto a quella della “Mens sana in corpore sano” (mente sana in corpo sano), secondo Giovenale l'uomo dovrebbe aspirare a due beni soltanto: la sanità dell'anima e la salute del corpo.

Per tornare al grande Alberto Castellani, per chi non lo conoscesse ha lavorato con: Marc Rosset (miglior piazzamento della carriera: ATP #9), Janko Tipsarevic (miglior piazzamento della carriera: ATP #8), Ivo Karlovic (miglior piazzamento della carriera: ATP #14), Hicham Arazi (miglior piazzamento della carriera: ATP #22), Karim Alami (miglior piazzamento della carriera: ATP #25), Adrian Voinea (miglior piazzamento della carriera: ATP #36) e molti altri, tra cui Ilija Bozoljac. Ha ricevuto dalla Newport Research University di Palm Beach la laurea ad honorem in coaching sportivo. Questo è solo una parte del curriculum che potrete recuperare qui.

Castellani citando Platone considera “Kalos kai agathos” l’obiettivo dei tennisti del futuro e non posso che condividerlo appieno. La kalokagathia intesa nel mondo sportivo come la continua ricerca del miglioramento. I migliori giocatori del mondo infatti oltre ad essere atleti fenomenali sono dei grandi studiosi, poliglotti con grandi capacità di osservazione, tutte attitudini da poter riportare nel campo e viceversa.

Come formatori abbiamo il compito di far crescere i ragazzi prima come uomini e donne e poi come atleti e atlete. Promuovere il sano allenamento, la sana competizione insegnando a vincere e a perdere, il fairplay. Indicando una buona alimentazione, una vera e propria educazione al prendersi cura del proprio corpo. Come diceva un vecchio saggio :

”Di corpo ne abbiamo uno solo, trattiamolo bene perchè dovremmo conviverci per tutta la vita.”

Anonimo.

Spingiamo i ragazzi ad essere curiosi, a provare, senza il timore di fallire. Stimoliamoli a leggere e non costringiamoli perchè sarebbe inutile, dobbiamo stuzzicarli, piantare il seme della curiosità, fargli presente che leggere un libro è un po come acquisire l’esperienza di qualcun’altro e farla nostra.

“Chiunque dica che abbiamo una sola vita per vivere non ha ancora imparato a leggere un libro”.

Anonimo.

Educhiamoli all’apertura mentale, facciamogli conoscere altre culture perchè è il più grande antidoto al razzismo e al bullismo. La curiosità è la più grande qualità di ogni grande giocatore e non dobbiamo mai e poi mai soffocarla, ma anzì alimentarla continuamente.

Questa è la più grande sfida che noi tutti maestri, allievi, genitori ci troviamo davanti e abbiamo il dovere di affrontarla.

“Qualunque cosa si faccia con il corpo influisce sulla mente e ogni cosa che si fa con la mente influisce sul corpo. Corpo e mente sono due aspetti della medesima entità.”

Osho.

Maestro Andrea Gallo.

Indietro
Indietro

Allenare la motivazione

Avanti
Avanti

Stress e come affrontarlo